blog 2nd life contatti
link
cassonetto vetrata attualità
A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)
 

 Attualità - maggio 2009

 

Star Trek e il pregiudizio ovvero l'arte della critica (di Giancarlo Manfredi)

 

“Uno scrittore è un uomo che con una musica gentile si tira vicino un lettore poi gli appiccica una frustata in faccia e questa frustata è salutare perché o fracassa una menzogna convenzionale o schianta in due un pregiudizio...” (Mario Mariani)

Cartesio [http://it.wikipedia.org/wiki/Ren%C3%A9_Descartes] mi sia testimone: questo non è lo Star Trek dei nostri genitori! (1)
Eppure, oggi come più di quarant’anni anni fa, l’astronave Enterprise rimane la metafora perfetta, il “cavallo di Troia” virale, per affrontare l’inatteso e per sconfiggere le pesanti catene del pregiudizio, culturale, politico e sociale.

Ma andiamo con ordine.
Quando noi leggiamo, infatti, quando ascoltiamo una narrazione, noi applichiamo istintivamente una momentanea sospensione del giudizio.
E’ anche ciò che succede quando andiamo al cinema a goderci un bel film (magari di fantascienza), dove accettiamo alcune ipotesi evidentemente arbitrarie (la velocità di curvatura, il teletrasporto, i viaggi nel tempo) per godere della storia che ci viene narrata, che apprezzeremo tanto più se questa prosegue coerente, intensa e credibile a partire dai suoi presupposti.
Attenti: non si tratta di una banalizzazione infantile ma, piuttosto, di un vero e proprio processo cognitivo. E, non a caso, papà Cartesio parlava di "dubbio metodico"(2), affermando così che non bisogna dare niente per scontato: solo eliminando i preconcetti e i pregiudizi è possibile conoscere la verità.

Prima che vi venga un attacco d'ilarità avrei qualcosa da aggiungere: infatti, sebbene sia nota l'avversità culturale di molte persone (che pure dovrebbero avere una mentalità un po' più aperta) verso la fantascienza, sono altresì ben conosciuti gli errori più comuni (e, lasciatemelo dire, stupidi) che si compiono sulla base dei  pregiudizi.
Per semplicità vengono qui riepilogati nelle seguenti categorie:

1. Non mi piace, quindi non è interessante.
2. Non la capisco, quindi non ha senso.
3. E' pieno di spazzatura, di rumore di fondo o di cose incomprensibili.
4. Non è interessante: non ha i numeri della grande moda.

MA, a rifletterci su, se una cosa piace ad un numero sufficiente di persone, probabilmente l'esistenza di tale opera si giustifica di per sé; se non si giustifica invece, probabilmente non avrà futuro.
QUINDI conviene come minimo aspettare e vedere.
Il luogo delle mere preferenze personali come il nostro interesse immediato o la sola esperienza individuale non servono, per definizione, a fare regola generale.
PIUTTOSTO: cosa interessa e stimola le persone che ho accanto?
Se l'evento è sociale, significa che le persone sono quelle che valicano l'esperienza culturale, resta da valutare, semmai, se per caso non abbiamo di fronte gli interlocutori sbagliati.
Pietra miliare dello sviluppo civile delle società è la convinzione che nessun punto di vista parziale può essere immediatamente (in assenza di consenso) elevato ad universale: i numeri bruti non indicano nulla. 
Ecco quindi il senso dell’epoché (traslitterazione del greco antico "sospensione"): l'astensione da un determinato giudizio o valutazione, qualora non risultino disponibili sufficienti elementi per formulare il giudizio stesso.
Perché il significante opposto è il pregiudizio, cioè un giudizio formulato in assenza di ragioni oggettive al quale tuttavia viene accordata la piena convinzione di validità.

Adesso, se siete sopravvissuti a questa dotta (e pesantemente ispirata/copiata dalla penna di persone molto più competenti di chi vi sta scrivendo) disquisizione, la sfida che vi proponiamo è proprio quella di confrontarvi con il nuovissimo film di Star Trek [http://it.wikipedia.org/wiki/Star_Trek_(film_2009)] rivestendo i panni di critici cinematografici.

Ovviamente il primo consiglio che vi diamo è quello di andare a vedere prima sto’ benedetto film, ma poiché nel gioco delle parti sappiamo benissimo che esistono “esperti” in grado di recensire opere che non hanno nemmeno visto, vi aiutiamo suggerendo alcune letture originali sul tema.

Pur sapendo che film di genere, film in qualche modo tratti da opere precedenti (e anche  film di registi e attori particolarmente noti) non hanno bisogno di una risposta positiva da parte della critica cinematografica per raggiungere il proprio pubblico, questa pretesa è anch’essa pregiudiziale e comporta il rischio di dogmatismo culturale e di fanatismo.
.Invece il bravo critico assolve il compito di rendere reversibile l’opinione preconcetta (3) e precostituita, applicando se necessario la logica dell’eccezione (4).
Nello svolgere questa sfida letteraria, dunque, dovrete affrontare due problemi: il poco tempo a disposizione per scrivere, e il poco spazio a disposizione per trattare il film.
Vi sarà possibile riassumere la storia del film, integrandola con notizie sull'autore [http://it.wikipedia.org/wiki/J.J._Abrams] e sul contesto che ha portato alla realizzazione della pellicola,  spiegare i significati del film e, alla fine, esprimere un giudizio di valore effettivo.
La parola passa a voi: fateci vedere se siete veramente bravi! QUESTO è il link diretto verso un post del nostro blog per discutere e sottoporre le proprie critiche, nel senso di critiche cinematografiche.

"La fantascienza come Star Trek non è solo un buon divertimento, ma assolve anche uno scopo serio, che è quello di espandere l'immaginazione umana. […] Limitare la nostra attenzione a questioni terrestri equivarrebbe a fissare dei confini allo spirito umano." (Stephen Hawking)

 

(1) "This is not your father's Star Trek”: è lo slogan che appare in uno dei trailer promozionali del film “Star Trek”

(2) “ In ordine alla costituzione di una conoscenza certa e salda, è necessario dubitare di qualunque cosa.”

(3) In psicologia si intende per pregiudizio l’opinione preconcetta concepita non per conoscenza diretta di un fatto, di una persona o di un gruppo sociale, quanto piuttosto in base alle opinioni comuni o alle voci. Un concetto errato (che è sempre possibile) si trasforma in pregiudizio quanto rimane irreversibile anche di fronte a nuovi dati conoscitivi.

(4) Per comprendere la dissonanza cognitiva generata da un comportamento impensato (ad esempio un ragazzo rom che ci insegue per restituirci il portafoglio perso) possiamo fare appunto ricorso alla logica dell’eccezione. Che, al solito, conferma la regola: i nomadi sono ladruncoli e ciò che è accaduto è una eccezione che conferma l’assunto di fondo.

 

 

 
 

 

 


 
 

 

        

 
 

 

 

 

   
 
 

Archivio

 

 

 

 

 

 
BLOG
Per discutere degli articoli di questa sezione

 Entra



Inviaci un tuo racconto, ti pubblicheremo nella nostra vetrina. Lunghezza massima dei racconti: 10.000 battute. Invia il lavoro a: redazione@tuttiscrittori.it
Saranno messi online solamente i racconti che a nostro giudizio risulteranno ben scritti e con una trama interessante.

 Leggi

 
Testata indipendente aperiodica. L'aggiornamento di questo sito avviene in modo saltuario, quindi, non può essere considerato una testata giornalistica o un periodico o comunque un prodotto "editoriale".