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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)
 

  HO INCONTRATO UN AVATAR

Ho incontrato un avatar (di elliy Writer)


Dreams (3° episodio)

Era dolce stare così, cullando sogni e strane sensazioni. Via i pensieri, via tutti.
Era un ballo lento, lui era dietro di me e lo sentivo dolcissimo, perduta tra quelle braccia forti e abbandonata al movimento del suo corpo, attaccato al mio.
Poi era bastato un altro click. Su “stand up”. E di colpo lui era schizzato qualche passo in là. Una folata di aria fredda dietro le spalle.
L’esperienza avrebbe dovuto insegnarmi l’arte del silenzio, ma non sono mai riuscita ad impararla e così gli chiesi:
- E quale sogno? Qual è questo sogno?
La chat rimase ferma qualche secondo di troppo, lui non digitava, non si muoveva, niente. Poi:
- Come quale sogno? Abbiamo parlato tanto… allora non mi ascolti?
Ma a che si riferiva? Tentai:
- Gli U2 J … - pure il sorrisino aggiunsi.
Lui fece qualche passo verso di me, mi fu accanto:
- Ho bisogno di 400 linden e presto.
Oh no! Pure qui ti fanno la corte e poi ti chiedono i soldi? Il freddo era entrato improvvisamente dentro.
Lui continuava:
- Devo averli entro pochi giorni, è importante, a costo di qualunque sacrificio… e c’è un solo modo.
- E quale sarebbe questo modo?
Lui ammiccò:
- Vieni, ti faccio vedere.
Scomparve e poi:
<Teleport>

- Guarda qui, clicca sulla poltrona, siediti!
Obbedii veloce. Poi chiesi:
- Dove siamo? Che devo fare?
- Eheheh! Niente, questo è il bello. Devi stare seduta qui senza fare niente e loro ti pagano per questo.
- “Loro” chi?
- Ma quelli del casino’. Quando ti alzerai troverai un accredito nel tuo profilo.
Ero stupefatta:
- Fantastico, allora che problema c’è? avrai subito i tuoi 400 linden… - forse voleva farmi un regalo? L’idea si era insinuata improvvisa e dolce, ecco forse era questo…
- Non è così semplice, puoi fare solo qualche ciclo, bisogna cambiare  “camp” in continuazione, aspettare che ci sia il posto libero… ti avevo detto che avrei fatto qualunque sacrificio per raggiungere il mio sogno, no?
Ma quale sogno??
A scuola mi dicevano che ero tanto intelligente, sul lavoro riuscivo a percepire le intenzioni del direttore generale prima ancora che lui aprisse bocca, addirittura Margherita mi diceva che certe volte le sembravo un’aliena… e invece qui, con Edge, davanti a un cartone animato tecnologicamente avanzato, ero diventata un’idiota. Ma di che cavolo stava parlando? Che sacrificio? Per tenere un pupazzetto seduto non mi sembrava necessario che sprofondasse una montagna nel mare e nemmeno…
- Mi segui?? – incalzava.
- Non tanto… - fui costretta ad ammettere.
La chat rimase ferma un lungo minuto. Poi:
- E’ che a casa non vogliono che stia collegato per tanto tempo… devo farlo di nascosto e rischiare, capisci?
Capivo??? Oh, certo che avevo capito.
Era un altro di quelli felicemente sposati, con qualche marmocchio a dormire di là.
Ripensavo a quelle parole: “quando qualcosa ti brucia dentro, faresti di tutto per averla” – ah certo, ero sicura che gli doveva bruciare parecchio. “lottando contro la ragione...”– contro la comodità di una stanza riscaldata avrebbe dovuto lottare invece! “Pure se crollassero tutte le certezze, tutte ingoiate dal mare dell’impossibile…” – ahah! conoscevo quel ritornello...
Elly… tu sarai dalla mia parte, quando combatterò per il mio sogno?” -  mi voleva scopare.
- Ci sei?
- Ci sei??
- ehiiiiii!!!
Mi ero distratta, mi stava chiamando.
- Certo, ho capito. – solo un dubbio mi rimaneva: voleva fare una cosa virtuale, o mi avrebbe chiesto il numero di telefono?
E ancora un dettaglio continuava a sfuggirmi. Che ci voleva comprare con quei 400 linden? 400 linden per farmi un regalo e poi chiedermi un appuntamento?
“Beh, ritieniti fortunata che ti fa pure un regalo! Dovresti essere tu a ringraziarlo… ahahah!” già sentivo il commento e le risate di Margherita.
- Elly, andiamo ora, ho qualcosa da farti vedere…
Scomparve in un giro di stelline.
In fondo non ci eravamo mai chiesti niente. Non sapevo la sua età, che lavoro facesse… parlavamo tanto, ma nulla che sfiorasse mai la real life, a parte gli U2. Non potevo neanche accusarlo di avermi mentito, ingannato… giocavamo ad armi pari. Neanche lui sapeva niente di me.
Eppure…
Edge has offered to teleport you to his location. Join me in ….”.
<Teleport>

Lo stargate?
- E’ la porta per le stelle, pianeti lontani milioni di anni luce possono unirsi in pochi secondi… non possiamo essere sicuri di cosa troveremo di là, ma… l’incognito è così affascinante, non trovi?
Mi stava stufando. Fui secca. Acida forse:
- Che cavolo ci devi comprare con quei 400 linden?

- to be continued -

 

 

 

 


   
 
 

 

 

 

 



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