Ho incontrato un avatar
(di Elly Writer)
Qual è il punto esatto dove la realtà finisce e comincia la fantasia? Credevo di saperlo, anzi ne ero certa. Fino a quel giorno. Il giorno del primo click.
Avevo letto decine di articoli su questo nuovo mondo virtuale, con milioni di residenti e considerevoli opportunità di sviluppo economico. Mi ero documentata sulle attività di alcune grandi aziende che investivano nel settore immobiliare, della consulenza e dell’abbigliamento e su quanti venivano ormai definiti i “nuovi paperoni”, gli arricchiti grazie a Second Life. Avevo anche sbirciato alcuni siti con indicazioni complicatissime per la perfetta costruzione del proprio avatar, l’acquisto di proprietà, l’incremento degli affari… ma la mia invincibile pigrizia mi aveva impedito di andare a fondo sulle basi teoriche. Ah!, e poi l’attrattiva di quelle nuove frontiere del sesso on line … insomma, credevo proprio di saperne abbastanza, ma non avevo ancora digitato il fatidico click.
Poi, finalmente:
<Connect>
Ed è cominciato il viaggio.
Di quella prima volta ricordo bene la confusione. Frasi smozzicate in tutte le lingue del mondo che si alternavano rapidamente sullo schermo, strane figure variopinte che si muovevano intorno e ogni tanto volavano via o si dissolvevano, un incessante ticchettio di sottofondo che trasformava in parole tutti i pensieri e i sogni digitati su migliaia di tastiere.
- Even better than the real thing… hi Elly!
Mi ero accorta in ritardo di quel ragazzo coi capelli lunghi e biondi, spalle larghe e sguardo misterioso, che mi scrutava a breve distanza. Sulla testa, come tutti, la scritta col suo nome: Edge.
Aveva subito continuato:
- Do you know who are the best musicians in the world?
Ah, partiva da lontano, con la musica. In fondo, era un approccio nuovo e leggero, che quantomeno posticipava le informazioni sulla misura del mio reggiseno.
Guardando con attenzione lo schermo e seguendo le scritte che si susseguivano, provai a digitare:
- The Beatles?
- No no! Gli U2!
Ma era italiano? Quell’articolo - gli - lo aveva rivelato e fu una rilassante scoperta, perché mi fermai a leggerlo mentre attaccava a raccontare di concerti indimenticabili, a citare brani delle canzoni a memoria, a fantasticare di come gli U2 avrebbero potuto trasformare questo mondo in un posto migliore…
- E’ per questo che ti chiami Edge? – lo interruppi.
- Certo, come il chitarrista degli U2! Tu sai qui dove siamo vero?
- Su Second Life… - non mi era venuta in mente una risposta più originale.
- No, siamo where the streets have no name.
Era davvero curioso quel tipo. Non seppi trattenermi:
- Ma ti esprimi sempre con i titoli e le parole delle canzoni?
- Solo con quelle degli U2… until the end of the world!
Sorridevo, mentre digitavo:
- E allora?
- E allora qui puoi anche volare, per davvero. E puoi essere chi vuoi. Un pirata, una cameriera, perfino una puttana. E anche il mitico Edge!
- Ah! – certo sarebbe stato bello…
- Elly, io conosco bei posti qui. Possiamo viaggiare su un tappeto volante, ballare tutta una notte, visitare isole incredibili…
Stavo per chiedere “ma come si fanno i milioni?”, però non volevo sembrare precipitosa, né interessata, così:
- Ok.
- Aspettami allora, io vado e poi ti teleporto!
Mi “teleportava”? Avevo digitato un disinvolto “va bene sbrigati”, ma non avevo ancora dato l’invio, quando sullo schermo, in alto a destra, era apparso un riquadro con la dicitura “Edge has offered to teleport you to his location. Join me in Hedonism”. Poi, due opzioni tra cui scegliere: “Teleport” o “Cancel”. Naturalmente stavo per accettare, spostando l’indicatore del mouse su… ma cos’era quell’improvviso odore di bruciato?
Aiuto! Le polpette col sugo… La pentola sul fuoco!
Corsi immediatamente in cucina, giusto in tempo per buttare la cena nella spazzatura.
- to be continued -
Dove andranno e cosa scopriranno Elly e Edge nella prossima puntata? E soprattutto, chi sono Elly e Edge?
Potete aspettare e leggere il seguito, oppure… parlare direttamente con i nostri amici nel FORUM
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