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A volte, quando si è un grande scrittore, le parole vengono così in fretta che non si fa in tempo a scriverle... A volte. (Snoopy)
 

 Eventi in Second Life

“La scoperta del metaverso” – La premiazione (di elliy Writer)

Finalmente eccoci alla premiazione dei vincitori del nostro concorso! La serata si è svolta in Second Life, nella Biblioteca Archimedica. Presente anche una folta rappresentanza della Giuria: Mario Gerosa, Dario de Judicibus, Luisa Fava, un rappresentante dei Kai Zen e Danilo Masotti. Oltre naturalmente al padrone di casa, Archimedix Bulan e a Turboy Runo, del Secondlifelab.

L’atmosfera è stata da subito allegra, la compagnia si è rivelata tra le più stimolanti e nello stesso tempo rilassanti. Eravamo lì per parlare di racconti, di scrittura e creatività, e così è stato. Con qualche piacevole sorpresa in più. Come, ad esempio, la conoscenza diretta di alcuni dei vincitori e degli autori dei racconti, che hanno cominciato già un’ora prima a scherzare, a fare conoscenza e a divertirsi un po’.
A cominciare da Crono Kidd, l’autore di “Un trasloco” e Manfredi Alter, autore di “Cyber Kyber” – entrambi secondi classificati nelle rispettive categorie
E se Crono Kidd ha commentato dicendo: “SL, in fondo, è tutta letteratura tutto quello che noi facciamo qui è una rappresentazione di come vorremmo essere, noi scriviamo quello che vogliamo che gli altri capiscano di noi e saper scrivere sarebbe importante, qui non siamo in SMS, dobbiamo raccontarci e magari non far addormentare chi ci ascolta”  aggiungendo un calibratissimo: “... e quindi è meglio che smetta”, innalzando subito dopo la coppa ricevuta da Archimedix verso il cielo incantato che sempre sovrasta la Biblioteca (e non esagero!),

Manfredi Alter ha ascoltato con attenzione il commento di Mec McMahon (del sito www.tuttiscrittori.it) al suo “Cyber Kyber”: “E un bellissimo racconto che consiglio di leggere Manfredi ha usato tutto il repertorio di uno scrittore: ironia, fantascienza, fantasy,  amore e il solito equilibrato altalenarsi tra il mondo reale e quello virtuale, anche qui molto vicini,  molto appartenenti l'uno all'altro.Cito due passaggi brevissimi: "Le mie mani iniziarono a volare sulla tastiera e il puntatore del mouse a selezionare icone sullo schermo. Probabilmente mi stavo giocando l'intero conto in banca ..." vedete? Anche in questa frase importante e tesa riesce ad essere coinvolto, ma ironico e poi: "I primi cristalli di ghiaccio iniziarono a cadere, geometrie di un algoritmo frattale, elaborazioni di una funzione che si autoreplicava all'infinito sempre simile a se stessa..." qui invece gioca con le metafore e le conoscenze, quasi divulgativo...”.
E anche a lui, il meritato riconoscimento!

E i vincitori?
Foxyman Amat, purtroppo, ha subito un irreparabile crash a metà serata e non ha potuto seguirci fino alla fine, quindi leggerà a posteriori il commento di Mec al suo racconto “L’ultima bionda”, primo classificato per la sezione Second Life: “foxyman ha scelto un argomento ad effetto che mi coinvolge intimamente ha lavorato bene sul testo portandoci per mano verso la sua soluzione, una scommessa tra SL e RL giocata al rialzo. Vi cito un brano che mi ha emozionato particolarmente, è verso la fine, le battute finali: "Mi avviai verso una panchina, sotto un albero. ... Ci doveva essere vento, perché i rami ondeggiavano lievemente mentre il fumo continuava a salire.  Con un click mi sedetti da un lato,  ... lì potevo persino appoggiare le schiena...".
E il vincitore della Real Life? Ebbene sì, anche Roberto Pelagrilli era presente con il suo avatar e Eadoin Welles ha provveduto a commentare il suo racconto, “L’appuntamento”: “Due cose mi hanno colpito subito di questo racconto: lo stile e la cura nel definire i personaggi, o meglio, il protagonista. La trama in sé è buona ma non ha alcuna presunzione di unicità né spettacolare o inaspettato è il finale: racconti di questo tipo, che cercano magari di sorprendere un lettore poco attento, che si fa un'immagine del protagonista puntualmente smentita nelle  ultime righe, ce ne sono molti, soprattutto nel campo della narrativa fantastica. Eppure questa storia è un piccolo cammeo, racchiuso in una singola pagina ma completo nella sua struttura e nello svolgimento. Una prosa semplice che scivola a tratti nella poesia, un paio di fotografie – un interno, un esterno - quali si potrebbero avere sul palco di un teatro, un cambio scena. Semplice, essenziale, assolutamente valido, scorre via in un attimo, lasciando nella mente un'eco calda che si sposa magicamente col tramonto sul lago che fa da sfondo all'impaziente attendere del protagonista”.
La serata è stata molto lunga, si è protratta fino alla mezzanotte e soltanto la stanchezza ci ha costretto ad abbandonare le postazioni. Ognuno ha apportato il proprio contributo, dal saluto di Frank Koolhaas, che ha auspicato sempre nuove iniziative atte a far emergere i talenti nascosti, alla citazione di Turboy  che ha ricordato una frase di Stendhal “La bellezza non è che una promessa di felicità. Sono sempre affascinato da chi riesce, tramite le parole, a scrivere cose che in modo immateriale riescono ad essere più durature di qualsiasi fortezza che l'architettura abbia mai progettato”, al commento di Maso Bury, che ha definito “Distanze”: “un racconto intenso di incomunicabilità totale”,  all’intervento di Jadel Stawberry dei Kaizen, che ha illustrato il suo (anzi loro) “Romanzo Totale”,  un lavoro da eseguire a “n” mani, attualmente in fase di progettazione, al commento di Molly Vale al racconto di Davide BianchiniScene da un metaverso”, selezionato come “Racconto d’Autore”: “Ho molto apprezzato il testo di Davide Bianchini per la sua originalità e per la sua “aderenza” al tema del concorso. Il titolo è già emblematico ( Bergman docet). SL vissuto come un percorso interiore. Scrittura col bisturi per analizzare la sospensione dei due personaggi che, in un’atmosfera estraniante, cercano appigli nella creazione/ricerca di oggetti che diano loro risposte (il cubo che prende forma…). In questo NON spazio/tempo sono le percezioni di sé che diventano “luoghi” da abitare e da condividere”.
Insomma, una vera festa per gli amanti della scrittura!
Un ringraziamento particolare e ulteriore va a tutto il pubblico presente, che si è dimostrato attento e partecipe, spiritoso ed entusiasta!
Tutti i racconti sono leggibili e scaricabili gratuitamente presso la Biblioteca Archimedica (SLURL: Idearium 140/170/45) o anche sul sito www.tuttiscrittori.it.

 

Il concorso è finito, la serata conclusa... adesso è come se mancasse qualcosa, già è in agguato la nostalgia! Dobbiamo subito ripartire per altre avventure!

 

 


   
 
 
 


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Saranno messi online solamente i racconti che a nostro giudizio risulteranno ben scritti e con una trama interessante.

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